Bosa celebra Sa Chida Santa: fede, tradizione e suggestione lungo il Temo

A Bosa, la Settimana Santa è molto più di un semplice appuntamento religioso: è un intreccio profondo di tradizione, devozione popolare e cultura condivisa. Fino a lunedì 21 aprile, il borgo affacciato sul fiume Temo si anima con Sa Chida Santa, il calendario dei riti che scandisce i giorni che precedono la Pasqua, coinvolgendo l’intera comunità in un’atmosfera carica di spiritualità e bellezza.

Martedì 15 aprile, al termine della messa pomeridiana, le strade del centro si popolano di fedeli per la suggestiva Processione dei Misteri, momento di meditazione collettiva e raccoglimento. Il giorno successivo, mercoledì 16, alle 20, la chiesa del Carmine diventa scenario di grande intensità emotiva grazie al concerto dedicato allo Stabat Mater, che unisce musica sacra e riflessione.

Giovedì 17, la Messa in Coena Domini nella Concattedrale apre i riti del Triduo Pasquale. Al termine della celebrazione, prende vita Sas Chilcas, il tradizionale pellegrinaggio agli altari della reposizione allestiti nelle diverse parrocchie, un viaggio simbolico e fisico nei luoghi della fede bosana.

Il Venerdì Santo, 18 aprile, è il cuore pulsante della settimana: una giornata densa di riti e fortemente partecipata. Alle 11 ha luogo la Via Crucis, seguita a mezzogiorno dal rito de S’Incravamentu nella Concattedrale. In serata, la processione parte dalla chiesa del Carmine per ritornare nuovamente alla Concattedrale, dove, alle 20, si celebra S’Iscravamentu, la deposizione del Cristo dalla croce. Subito dopo, la processione del Cristo Morto riporta il simulacro nella chiesa del Carmine, dove viene esposto per l’adorazione.

Sabato 19 aprile, la Veglia Pasquale nella Concattedrale segna l’attesa della Resurrezione, culminando nella luce e nella gioia della Pasqua. Domenica 20, giorno della Risurrezione, la piazza Costituzione si trasforma nel palcoscenico de S’Incontru, l’emozionante incontro tra le statue del Cristo Risorto e della Madonna, seguito dalla Messa Solenne che chiude, con grande partecipazione, un ciclo di riti antichi e profondamente radicati nell’identità della città.

A Bosa, la Pasqua non è solo una celebrazione religiosa, ma un rituale collettivo che unisce generazioni, coinvolge ogni angolo della città e restituisce, anno dopo anno, il senso profondo della comunità.

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