Nel cuore assolato del Sulcis, tra le vie raccolte e familiari di Narcao, torna a risuonare il suono ruvido e potente del blues. Dal 23 al 26 luglio 2025, Piazza Europa si trasformerà ancora una volta in un crocevia di chitarre, storie e emozioni per la 35esima edizione di Narcao Blues, uno dei festival più longevi e amati della Sardegna.

Nato nel 1989 da un’intuizione dell’associazione culturale Progetto Evoluzione, il festival è diventato un appuntamento imprescindibile per chi ama la cosiddetta musica del diavolo. Un luogo dove l’anima del Delta del Mississippi incontra il vento caldo del Sulcis, e dove il pubblico – arrivato negli anni da ogni parte d’Italia e d’Europa – ha potuto ascoltare leggende internazionali del calibro di Popa Chubby, John Mayall, Mick Taylor, Larry Carlton, Lucky Peterson, e molti altri. Una lista che si legge come una storia vivente del blues contemporaneo.
Ma Narcao non è solo passato: è anche presente e futuro. E quest’anno il cartellone mantiene la promessa di eccellenza che ha sempre contraddistinto il festival. Sul palco saliranno giganti come Jimmie Vaughan, Walter Trout, Eric Steckel e la Honey Island Swamp Band. Con loro anche Ana Popovic, chitarrista serba naturalizzata americana, e Jon Cleary, britannico ma da anni residente a New Orleans, patria adottiva del funk e del soul. Dalla Lituania e dalla Polonia arriveranno invece i Blues Fields, a testimonianza di come il linguaggio del blues superi ogni confine.
A rappresentare l’Isola ci penseranno, come sempre, alcuni dei suoi interpreti più autentici. In particolare i Don Leone, duo composto da Matteo Leone e Donato Cherchi, pronti a riportare la loro energia sul palco di casa con un nuovo album prodotto proprio dal festival. Un segno concreto dell’impegno di Narcao Blues verso la valorizzazione dei talenti locali, che negli anni ha saputo costruire una scena isolana credibile e riconoscibile.
Ogni sera saranno due i set in programma, seguiti dalla tradizionale coda del Dopofestival, nello spazio suggestivo di Santa Croce. Una formula che non cambia perché funziona, capace di tenere insieme la qualità artistica con un’atmosfera conviviale, quasi familiare. Chi viene a Narcao non è solo spettatore: è parte di una comunità che si ritrova, anno dopo anno, per condividere non solo musica, ma emozioni e storie.
A trentacinque anni dalla sua nascita, Narcao Blues non ha perso un grammo della sua autenticità . Continua a essere, per molti, un rito estivo, una tappa obbligata, un posto dove il blues – quello vero – non è solo un genere musicale, ma una lingua dell’anima.