Samugheo, dove le maschere raccontano l’anima antica della Sardegna

A Samugheo l’estate non spegne i fuochi della tradizione, anzi li riaccende con forza evocativa. Sabato 26 luglio, il cuore del Mandrolisai si trasforma in un palcoscenico a cielo aperto per accogliere la Rassegna estiva delle maschere della Sardegna, un evento che fonde memoria, spettacolo e identità.

L’appuntamento è alle 22 in piazza Sedda, negli spazi dell’ex caseificio, da cui partirà una sfilata carica di suggestione. A calcare le strade del paese saranno alcune delle maschere più emblematiche dei carnevali tradizionali isolani: i Boes e Merdules di Ottana, i Muronarzos e i Maimones di Olzai, i Bardianos di Ula Tirso, solo per citarne alcuni. Insieme a loro anche le maschere di casa: i Mamutzones, S’Urtzu e S’Omadore, Su Carru e Minchilleo, Su Traga Corgios, le Tzapulinas.

Non mancheranno gli ospiti da oltre Tirreno e da altri angoli del mondo, come il gruppo folkloristico pavullese di Pavullo nel Frignano, i Masquaoste dalla Valle d’Aosta e il Ballet folklòrico Herencia Mexicana, giunto appositamente dal Messico per questa speciale notte di cultura e contaminazioni.

Al termine della sfilata, la festa continuerà in piazza tra balli popolari e DJ set, in un’atmosfera che saprà tenere insieme l’antico e il moderno, l’organico e l’elettronico, il battito dei tamburi e il ritmo delle consolle.

Nel pomeriggio, invece, si apre un altro capitolo importante per Samugheo: l’inaugurazione della 58esima edizione di Tessingiu, la storica mostra dell’artigianato sardo. Una vetrina di saperi e maestria che racconta, pezzo dopo pezzo, la profonda relazione tra le mani, il tempo e la materia.

In questo angolo dell’Isola, la tradizione non va in vacanza: si fa viva, si mostra e si rinnova, nel segno della comunità e dell’accoglienza.

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