Da venerdì 5 a domenica 14 settembre Selargius torna a vestirsi di storia e spiritualità con l’Antico Sposalizio Selargino – Sa Coja Antiga Cerexina. La cittadina dell’hinterland cagliaritano diventa cuore pulsante dell’Isola, richiamando visitatori da ogni angolo della Sardegna per una festa che unisce religiosità , spettacolo e memoria collettiva.

Il programma, che si apre già il 5 settembre con mostre ed eventi collaterali, trova il suo fulcro nel rito nuziale in costume campidanese, capace di trasformare il centro abitato in un palcoscenico a cielo aperto. Venerdì 12 settembre, alle 20, i ragazzi del paese danno vita a sa cantada a is piccioccas, la serenata dedicata alle giovani non ancora maritate: un’antica tradizione fatta di canti e melodie popolari, che animerà le storiche case Canonico Putzu e Ragatzu, per concludersi a Casa Cara.
Sabato 13 settembre alle 19 è la volta del suggestivo su trasferimentu de is arrobbas, il trasporto del corredo nuziale nella casa dei promessi sposi, preludio alla cerimonia vera e propria.
La domenica rappresenta l’apice della festa. La giornata si apre con la vestizione degli sposi e prosegue con il corteo nuziale: un lungo serpentone di gruppi folk, cavalieri, carri trainati dai buoi e costumi tradizionali che accompagna la coppia fino alla chiesa della Santissima Vergine Assunta. Qui, durante la celebrazione in lingua campidanese, gli sposi si scambiano le fedi e pronunciano il “sì†davanti alla comunità . Il momento più intenso è quello di sa cadena, la catena nuziale che lega le mani degli sposi, simbolo indissolubile dell’unione.
All’uscita dalla chiesa, due colombe liberate in volo suggellano l’inizio della nuova vita insieme. Subito dopo, la coppia raggiunge la chiesa romanica di San Giuliano, dove lascia scritta una promessa d’amore destinata a essere riletta soltanto al venticinquesimo anniversario di matrimonio. Attorno alle 13, le vie del centro accolgono di nuovo il corteo nuziale, che si conclude con il banchetto tradizionale, su cumbidu. Qui si rinnovano i gesti propiziatori: la benedizione dell’acqua come purificazione e sa razia, rito che invoca prosperità per gli sposi.
Accanto ai momenti rituali, la manifestazione offre un ricco cartellone di spettacoli e appuntamenti culturali: dall’apertura della mostra di abiti tradizionali il 5 settembre, alla commedia dialettale del 10, fino alla gara poetica e agli spettacoli musicali e folk che scandiscono i giorni successivi. Sabato 13, in attesa della cerimonia, la piazza ospita il gruppo folk della Macedonia e il cabaret di Alessandro Pili.
Un intreccio di sacro e profano che, da secoli, fa dell’Antico Sposalizio Selargino una delle feste più identitarie e amate della Sardegna.