Seneghe si prepara ad accogliere la poesia: dal 29 agosto al 7 settembre torna Cabudanne de sos poetas

Seneghe torna a vestirsi di poesia. Dal 29 agosto al 7 settembre 2025 il borgo dell’oristanese ospiterà la ventunesima edizione di Cabudanne de sos poetas, il festival internazionale che da oltre vent’anni porta nel cuore della Sardegna i grandi protagonisti della poesia e della letteratura contemporanea.

Il filo conduttore scelto per quest’anno è “Trasformazioni”, un tema che attraverserà le dieci giornate di incontri e si declinerà in poesia, narrativa, teatro, cinema, musica, dibattiti e laboratori. Le parole prenderanno vita nei luoghi più simbolici del paese, dalla Domo de sa poesia alla Prentza de Murone, dal Putzu Arru al Campo della Quercia fino alla Partza de sos ballos: spazi che custodiscono la memoria collettiva e diventano cassa di risonanza per i versi che guariscono, rigenerano e parlano al cuore.

Saranno più di settanta gli ospiti attesi. Tra loro la poetessa palestinese Asmaa Azaizeh e Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite nei Territori palestinesi occupati. Al centro del programma anche la presentazione del volume Il loro grido è la mia voce. Poesie da Gaza, raccolta di trentadue testi di autrici e autori palestinesi curata da Antonio Bocchinfuso, Mario Soldaini e Leonardo Tosti.

Accanto a loro, nomi di primo piano della scena letteraria internazionale come Paolo Nori, il catalano Eric Cassases, il bielorusso Dmitrij Strocev e l’albanese Jonida Prifti. Non mancheranno voci italiane che sperimentano con la lingua e i linguaggi: Giulia Martini con il suo lavoro sull’italiano antico, l’omaggio a Franco Loi affidato a Roberta Castoldi, e Lello Voce, tra i pionieri europei della spoken poetry. A portare nuove energie ci sarà il giovane Edoardo Mantega, Premio Gramsci 2024, insieme a Luca Persico, meglio conosciuto come ’O Zulù dei 99 Posse, qui in veste di autore.

Il festival sarà anche palcoscenico per nuove scritture e prime nazionali: l’esordio narrativo di Fosca Navarra con la storia di sette donne unite da un destino comune, lo spettacolo Autobahn dell’attore e regista romagnolo Roberto Magnani e la partecipazione della non-scuola del Teatro delle Albe di Ravenna.

Un programma intenso, che intreccia memoria e futuro, radici e cambiamento. Per dieci giorni Seneghe non sarà soltanto un luogo da visitare, ma una comunità che si apre al mondo attraverso la forza trasformativa della poesia.

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