Dal 6 al 14 settembre 2025 la Gallura si prepara ad accogliere la 29ª edizione di Isole che Parlano, il festival internazionale diretto da Paolo e Nanni Angeli che, anno dopo anno, ha saputo ritagliarsi un posto speciale nel panorama culturale europeo.

Nato e cresciuto in Sardegna, ma con uno sguardo costantemente rivolto al mondo, il festival unisce linguaggi artistici diversi, creando ponti tra tradizione e sperimentazione. È qui che l’improvvisazione incontra la memoria, la ricerca si intreccia con le nuove scritture, la musica dialoga con l’arte contemporanea e la fotografia diventa racconto di territori e comunità .
“Isole che Parlano†è molto più di una rassegna: è un laboratorio vivo, capace di immaginare un futuro in cui la cultura si muove senza confini, trasformando le isole in ponti di relazione. Al centro ci sono valori come diversità , incontro e convivenza, che il festival esprime con naturalezza, facendo della contaminazione una forma di resistenza e di speranza.
Un altro tratto distintivo è la scelta delle location. Ogni performance trova spazio in scenari che diventano parte integrante dello spettacolo: dal fascino della Roccia dell’Orso al Faro di Palau, dalla suggestione della chiesa campestre di San Giorgio alla pineta e alla spiaggia di Palau Vecchio. E ancora, Punta Tegge a La Maddalena, la Tomba dei Giganti di Coddu Vecchiu ad Arzachena, il Palazzo di Baldu a Luogosanto e le acque cristalline di Cala Corsara sull’isola di Spargi. Luoghi che non fanno da cornice, ma che entrano in dialogo con artisti e spettatori.
Il programma si articola in quattro grandi percorsi: “Isole che parlano di musicaâ€, “Isole che parlano di fotografiaâ€, “Isole che parlano di sapori†e “Isole che parlano ai bambiniâ€. Le giornate del 6 e 7 settembre apriranno con un’anteprima, mentre l’8 prenderanno il via i laboratori dedicati ai più piccoli, a Palau. Il festival si chiuderà domenica 14, con il tradizionale “saluto al mare†e un DJ set sulla spiaggia di Palau Vecchio, un rito collettivo che negli anni è diventato uno dei momenti più attesi.
Radicato nella sua terra ma aperto al mondo, “Isole che Parlano†continua così a confermarsi un’esperienza unica: un incontro tra comunità , natura e arti contemporanee, in uno dei paesaggi più suggestivi del Mediterraneo.