Si è tenuta nei giorni scorsi la prima riunione della Cabina di regia nazionale contro l’uccisione illegale di uccelli selvatici, organismo coordinato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Un incontro che segna un passo importante nella lotta al bracconaggio e nella difesa della biodiversità italiana.

Attorno allo stesso tavolo si sono ritrovati il Raggruppamento Carabinieri CITES, l’Autorità di gestione CITES, i rappresentanti dei Ministeri competenti, della Scuola Superiore della Magistratura, delle Regioni, delle associazioni venatorie e ambientaliste e dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale. Tutti uniti da un obiettivo comune: fermare le uccisioni illegali di avifauna e promuovere un modello di tutela fondato su collaborazione e responsabilità condivisa.
Presente ai lavori anche la Regione Sardegna, che attraverso i propri esperti dell’Assessorato alla Difesa dell’Ambiente e del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale partecipa attivamente al coordinamento nazionale. L’assessora regionale, Maria Grazia Laconi, ha ribadito l’impegno dell’Isola nel difendere la fauna selvatica e nel garantire il rispetto delle normative europee, nazionali e regionali.
“La Sardegna adotterà la massima severità verso chi si rende responsabile di uccisioni illegali di fauna selvatica – ha dichiarato Laconi –. La tutela della biodiversità è un dovere civico e morale che la Regione persegue con rigore e responsabilità”.
Un impegno che si tradurrà in azioni concrete. La Sardegna sarà parte attiva nell’attuazione del Piano nazionale contro l’uccisione illegale di uccelli selvatici, con iniziative mirate alla formazione specialistica del personale di vigilanza venatoria. L’obiettivo è accrescere la conoscenza dei reati contro la fauna e favorire un approccio integrato nella prevenzione e repressione delle pratiche illegali che minacciano le specie ornitiche.
Un ruolo chiave sarà affidato ai Parchi regionali e ai Centri di Educazione all’Ambiente e alla Sostenibilità (CEAS), che promuoveranno attività di sensibilizzazione per scuole, cittadini e associazioni. L’intento è trasformare la consapevolezza in partecipazione attiva, rendendo la società civile protagonista della tutela dell’avifauna.
Nel segno della concretezza, la Regione avvierà anche una nuova collaborazione con il Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri. L’intesa punta a intensificare i controlli sui ristoranti che acquistano o servono selvaggina di provenienza illecita, contrastando così un mercato sommerso che alimenta il bracconaggio.
Un fronte comune, dunque, quello che si delinea tra istituzioni, forze dell’ordine e associazioni, per difendere un patrimonio naturale che appartiene a tutti.