Sardegna, firmato il protocollo d’intesa tra assessorato dei Lavori pubblici e Università di Sassari

La Sardegna sceglie la strada dell’innovazione e della conoscenza per costruire il futuro delle sue infrastrutture. La Regione e l’Università degli Studi di Sassari hanno siglato un Protocollo d’intesa che segna l’avvio di una collaborazione tecnico-scientifica destinata a rafforzare la qualità, la sostenibilità e la modernità del settore dei lavori pubblici.

La Giunta regionale ha approvato l’accordo lo scorso 1° ottobre, mentre la firma ufficiale è arrivata oggi, nella sede del Rettorato dell’Ateneo sassarese, alla presenza dell’assessore regionale dei Lavori pubblici, Antonio Piu, e del rettore Gavino Mariotti. Un’intesa che, nelle intenzioni dei promotori, darà vita a un programma congiunto di ricerca, formazione e supporto tecnico alle politiche pubbliche regionali in materia di infrastrutture, edilizia, sicurezza e pianificazione territoriale.

«Abbiamo voluto estendere la collaborazione anche all’Università di Sassari – spiega l’assessore Piu – perché crediamo che la ricerca universitaria debba essere un motore concreto per innovare i lavori pubblici. È un passo avanti verso un modello di amministrazione che basa le proprie scelte su dati scientifici e competenze specialistiche».

Sulla stessa linea il rettore Mariotti, che sottolinea come «l’Università metta a disposizione del territorio le proprie conoscenze e professionalità per contribuire a migliorare la qualità e la sostenibilità delle opere pubbliche in Sardegna».

Il protocollo punta a rafforzare l’alleanza tra ricerca e istituzioni attraverso studi congiunti su temi centrali come la qualità architettonica delle opere pubbliche, la gestione del patrimonio immobiliare, l’aggiornamento del prezzario regionale dei lavori, l’economia circolare e la digitalizzazione dei processi. Tra gli obiettivi, anche la creazione di un Osservatorio regionale sulla condizione abitativa, per orientare le politiche abitative sulla base di dati concreti.

Un ruolo chiave è affidato alla formazione dei giovani professionisti. L’accordo, in linea con quanto previsto dalla legge regionale 8/2018, prevede tirocini qualificati negli uffici regionali e nei cantieri, borse di studio per la ricerca applicata e percorsi dedicati alle nuove competenze: dalla progettazione digitale alla bioedilizia, dalla gestione sostenibile delle opere pubbliche alla pianificazione intelligente del territorio.

«Non si tratta solo di formare tecnici – aggiunge Piu – ma di crescere una nuova generazione di professionisti capaci di coniugare competenze, sensibilità ambientale e visione strategica. Persone in grado di leggere i bisogni del territorio e tradurli in opere di qualità che creino valore pubblico duraturo».

Il progetto guarda anche alla creazione di centri di competenza e accademie di formazione per costruire un ecosistema regionale dell’innovazione, capace di coinvolgere tanto il settore pubblico quanto quello privato. «È un modello virtuoso di sinergia tra istituzioni – evidenzia Mariotti – che potrà rendere la Sardegna un laboratorio avanzato di sostenibilità e digitalizzazione nel campo delle costruzioni».

L’intesa, di carattere pluriennale, sarà attuata attraverso accordi specifici che definiranno nel dettaglio i progetti, le tempistiche e le opportunità formative. Un percorso che, unendo la forza della ricerca e l’impegno delle istituzioni, ambisce a trasformare i lavori pubblici in Sardegna in un settore più innovativo, efficiente e vicino ai cittadini.

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