È un legame profondo, viscerale, quello che unisce Sedilo all’Ardia, la spettacolare corsa a cavallo che ogni anno, tra il 6 e il 7 luglio, trasforma il piccolo borgo dell’Oristanese in un palcoscenico di emozioni, devozione e tradizione. Tutto si svolge attorno al santuario campestre dedicato a San Costantino imperatore, figura centrale di un rito che affonda le radici nel mito e nella storia, e che richiama migliaia di persone da tutta l’isola e oltre.

L’Ardia non è solo un evento religioso, ma una vera rievocazione storica: riecheggia la battaglia di Ponte Milvio del 312 d.C., quando l’imperatore Costantino sconfisse l’esercito di Massenzio, aprendo la strada alla libertà di culto per i cristiani con il celebre Editto di Milano. A Sedilo, questo scontro diventa simbolo di fede e coraggio, tradotto nella corsa sfrenata dei cavalieri che si gettano giù per il pendio che conduce al santuario, protetti solo dal loro istinto e dalla forza del gruppo.
I protagonisti sono il capocorsa e i due cavalieri da lui scelti, portatori delle tre pandelas, i vessilli simbolici che vengono consegnati poco prima dell’inizio della corsa. È un momento carico di tensione e rispetto, che precede lo scoppio secco dei fucili: il segnale. A quel punto, tutto si compie in pochi, intensi minuti. I cavalli scalpitano, i cavalieri si lanciando in una sfida che è insieme spettacolo e rito.
Il programma che prepara e accompagna l’Ardia è fitto di appuntamenti religiosi, culturali e musicali. Le celebrazioni iniziano già sabato 21 giugno con la presentazione di alcuni volumi nella sala convegni Sa Prima Ighina, mentre domenica 29 giugno è il giorno delle prove generali, seguite da momenti di musica e socialità nei pressi del santuario.
Sabato 5 luglio, l’atmosfera si fa solenne con le celebrazioni liturgiche e la musica dal vivo in serata. Ma è domenica 6 che Sedilo trattiene il respiro: al mattino si alternano le messe, e nel pomeriggio, alle 18, in piazza San Giovanni, avviene la consegna de sas pandelas. Alle 19, i colpi dei fucilieri danno il via alla prima Ardia, un’esplosione di adrenalina che si consuma in una manciata di secondi, mentre il pubblico osserva, commosso e partecipe. In serata, la festa si sposta in piazza Pasquale Cocco con la musica live.
Lunedì 7, la seconda Ardia si corre all’alba. I cavalieri ricevono i vessilli alle 7.30 e alle 8 sono già lanciati nella corsa. La banda musicale di Ales accompagna l’evento, che prosegue nel pomeriggio con la processione religiosa per le vie del paese. In serata, lo spirito della festa si rinnova con il gran finale musicale: sul palco di piazza Cocco salgono i DJ Ludwig e Matrix, pronti a far ballare giovani e meno giovani.
Ma l’Ardia non finisce qui. Il programma prosegue per tutto il mese di luglio, con momenti di approfondimento, spettacolo e cultura. Il 13 luglio si tiene un convegno sulla storia dell’Ardia, mentre il 18 luglio il sagrato di San Giacomo ospita un’altra tavola rotonda seguita da una gara di poesia estemporanea sarda, segno di un’identità che si rinnova anche attraverso le parole.
Sabato 19, nel pomeriggio, spazio alle acrobazie delle pariglie a cavallo, mentre la sera piazza Cocco si anima con l’ironia di Benito Urgu e la musica del gruppo Collage. Domenica 20 luglio, alle prime luci del mattino, è il turno dell’Ardia a piedi: lo stesso rito, lo stesso fervore, ma senza cavalli. A concludere, il concerto di Maria Luisa Congiu, voce tra le più amate del panorama musicale isolano.
A Sedilo, ogni estate, la fede diventa spettacolo e il passato si fa presente. L’Ardia non si guarda soltanto: si vive, si respira, si sente sotto la pelle.