Tra suoni, tramonti e natura: la Sardegna accoglie la quarta edizione di “Cartoline Sonore”

Dal 19 luglio al 6 settembre la Sardegna torna a essere palcoscenico naturale per “Cartoline Sonore”, il festival di musica contemporanea che abbraccia il paesaggio e si lascia attraversare dalla sua forza. Un’esperienza che non è solo musicale, ma anche sensoriale e territoriale, con performance itineranti che risuonano tra le colline, i siti archeologici e i borghi del nord dell’isola.

Giunta alla sua quarta edizione, la rassegna mantiene intatta la sua cifra distintiva: nessun palco tradizionale, solo natura e artisti capaci di instaurare un dialogo profondo con l’ambiente che li circonda. Il festival si snoda tra Castelsardo, Arzachena e Viddalba, offrendo concerti al tramonto in luoghi suggestivi e spesso poco conosciuti, accompagnati da un ricco programma di iniziative collaterali: visite guidate, mostre, laboratori per bambini e ragazzi, workshop, artigianato locale e street food.

L’apertura è affidata alla cantautrice e produttrice Gaia Banfi, sabato 19 luglio a Castelsardo, uno dei borghi più incantevoli e fotografati della Sardegna. La sua voce, densa di emozione e consapevolezza, sarà preceduta dal duo spagnolo Alex Aller & Margarida Mariño con il progetto “Transmutation”: un viaggio musicale che mescola elettronica e violoncello, sospeso tra neoclassico e ambient, in un crescendo di atmosfere ipnotiche e rituali.

Il festival si sposterà poi ad Arzachena, sabato 26 luglio, tra le pietre millenarie del Nuraghe Albucciu. Qui, il compositore tedesco Lambert proporrà una performance intensa e riflessiva, dove classicismo e sperimentazione si fondono con naturalezza. A condividere la serata, anche Mattia Vlad Morleo, giovane talento italiano del pianoforte, capace di attraversare epoche e stili con un linguaggio musicale che unisce acustica e sintetizzatori.

L’8 agosto l’appuntamento è alle Terme di Casteldoria, a Viddalba, in un paesaggio fluviale che diventa scenografia vivente per la musica di Douglas Dare, raffinato cantautore britannico che coniuga delicatezza e forza poetica. In apertura, le sonorità evocative del violinista tedesco Simon Goff, che intreccia archi ed elettronica in un racconto musicale di rara profondità.

La chiusura è prevista sabato 6 settembre, ancora a Viddalba, con un doppio concerto al tramonto. Ad aprire la serata sarà Jozef Van Wissem, liutista olandese noto per le sue composizioni sospese tra minimalismo, spiritualità e suggestioni antiche. A seguire, il duo britannico Vega Trails porterà in scena un repertorio evocativo e cinematografico, dove jazz, folk e ambient si fondono in un’unica, intensa esperienza sonora.

Ogni appuntamento sarà arricchito da momenti conviviali che iniziano alle 19:30, tra street food, aperitivi, selezioni musicali e stand di artigianato locale. Il pubblico è invitato a portare un telo o un cuscino, per godere degli spettacoli seduti a contatto diretto con la terra, in un’atmosfera informale e autentica.

I biglietti sono acquistabili direttamente sul posto la sera dei concerti, ma la prenotazione è caldamente consigliata per assicurarsi un posto in questo viaggio tra musica e paesaggio, dove ogni tappa è una cartolina da vivere e ricordare.

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