Il Festival dei Tacchi torna a incantare l’Ogliastra: teatro, parole e meraviglia tra le rocce

Dal 3 al 9 agosto 2025, tra i paesi di Jerzu e Ulassai, nel cuore selvaggio dell’Ogliastra, prende vita la XXVI edizione del Festival dei Tacchi, un appuntamento ormai storico per chi ama il teatro che incontra il paesaggio, la parola che si fa corpo, lo sguardo che si lascia sorprendere. Ideato da Cada Die Teatro e diretto da Giancarlo Biffi, il festival quest’anno si interroga su un tema tanto semplice quanto urgente: “Lo stupore, o più precisamente la perdita di esso”. Un invito silenzioso e potente a recuperare quella capacità di meravigliarsi che il nostro tempo sembra aver smarrito sotto il peso della velocità, delle abitudini e di un disincanto che toglie luce alle cose.

Il cartellone è denso, vivo, attraversato da oltre 30 artisti, 21 spettacoli, tre laboratori teatrali aperti al pubblico, due incontri letterari e persino una performance pensata per un solo spettatore alla volta: intima, irripetibile, segreta. Come sempre, il festival si muove su più piani: accanto alla scena teatrale, ci sono le parole degli scrittori, il gesto dell’insegnamento, il tempo condiviso della formazione. Tutto accade in luoghi che non hanno bisogno di artifici: cortili, scuole, piazze, sentieri diventano palcoscenici naturali, spazi in cui la narrazione entra in dialogo con il territorio, con le pietre, con il vento.

Ogni giornata è un piccolo viaggio: si comincia con le colazioni con gli autori, si prosegue tra incontri, letture itineranti, laboratori e si chiude con gli spettacoli serali, quando la luce del tramonto accompagna le storie verso il cuore del pubblico.

Tra gli ospiti più attesi, Ascanio Celestini, presenza fissa e imprescindibile per chi cerca un teatro capace di scavare nella memoria collettiva, nei margini, nelle ferite del presente. Con lui, Sabina Guzzanti, voce libera e tagliente della satira italiana, in uno spettacolo che promette risate e pensiero, dissacrazione e profondità. Arriva anche Concita De Gregorio, che porta a Jerzu la sua scrittura scenica: un intreccio delicato di giornalismo, narrazione intima e riflessione sul nostro tempo. E ancora, Roberto Mercadini, narratore affabulante, capace di fondere filosofia, poesia, storia e ironia in un racconto che coinvolge e incanta.

Tra i protagonisti anche il giovane e brillante Jacopo Veneziani, storico e divulgatore che ha saputo far innamorare il pubblico della bellezza del sapere. A portare una nota di leggerezza e ironia ci sarà Max Paiella, musicista e comico, con uno spettacolo che unisce energia e intelligenza, risate e provocazione.

Il Festival dei Tacchi è molto più di una rassegna: è un’esperienza collettiva, un viaggio sensoriale e culturale che coinvolge le comunità locali, accorcia le distanze tra artista e spettatore, e crea un dialogo costante con il paesaggio che lo ospita. Tra spettacoli per l’infanzia, camminate narrative, letture in movimento e laboratori, ogni momento è pensato per avvicinare le persone, per riscoprire insieme quella scintilla di meraviglia che spesso, senza accorgercene, lasciamo andare. E che il teatro, con la sua forza gentile, può aiutarci a ritrovare.

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