Chi arriva in Sardegna in estate lo fa spesso con un’idea precisa: immergersi in acque cristalline e godersi paesaggi mozzafiato. Ma sempre più spesso, accanto al fascino delle coste, c’è un’altra attrazione che conquista i turisti: l’artigianato locale. Dai dolci tradizionali ai gioielli lavorati a mano, passando per ceramiche, tessuti, oggetti in vetro e servizi legati al benessere, la Sardegna si racconta anche attraverso le mani dei suoi artigiani.

Sono 5.941 le imprese artigiane coinvolte, direttamente o indirettamente, nel mercato turistico regionale. Un numero che, rapportato al tessuto produttivo locale, significa che un’azienda su sei nell’isola lavora a stretto contatto con il settore turistico. A confermarlo è un’analisi realizzata dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, basata su dati ISTAT, UnionCamere-InfoCamere e Ministero del Lavoro. Il comparto, che occupa oltre 15mila addetti, posiziona la Sardegna al quarto posto a livello nazionale per incidenza dell’artigianato nel turismo.
“Il trend positivo del turismo sta generando una domanda crescente di beni e servizi artigianali — spiega Giacomo Meloni, presidente di Confartigianato Sardegna —. Ogni arrivo sull’isola, ogni vacanza trascorsa qui, è una possibilità per le nostre imprese di farsi conoscere e apprezzare. L’auspicio è che l’estate 2025 confermi le ottime performance registrate nel 2024â€.
Meloni insiste sull’importanza del legame tra identità sarda, attrattività turistica e saper fare artigiano. “Il ‘triplo brand’ Sardegna-turismo-artigianato deve diventare un vero e proprio motore di sviluppo. Può essere la leva per la nascita di nuove imprese, purché si continui a investire, a promuovere e — soprattutto — a crederciâ€.
Il cuore pulsante di questo sistema è l’agroalimentare, con 1.381 imprese che portano sulle tavole di locali e visitatori il gusto autentico della Sardegna. Ma è solo una parte della ricchezza artigianale: ci sono 1.283 attività manifatturiere e di servizio che spaziano dalla gioielleria alla lavorazione artistica dei metalli, dalla fotografia ai centri benessere, fino ai servizi per animali domestici. A fare da vetrina a questi prodotti ci pensano anche i 1.422 ristoranti e pizzerie e i 435 bar, caffè e pasticcerie che punteggiano il territorio.
Eppure, l’entusiasmo non basta. “Non possiamo pensare che la parola ‘Sardegna’ da sola basti a trasformare ogni cosa in oro — avverte Meloni —. Serve programmazione, promozione e una visione a lungo termine per rendere la nostra terra e i nostri imprenditori ancora più attrattivi. Le imprese artigiane devono saper offrire non solo prodotti, ma anche esperienze e autenticità . Solo così il turista potrà portare con sé, oltre a un ricordo, un pezzo vero di Sardegnaâ€.