Nel cuore del Sinis, tra le viuzze bianche del borgo di San Salvatore, la fine dell’estate si tinge di fede e tradizione. Dal 29 agosto all’8 settembre 2025 Cabras celebra il suo patrono con una delle manifestazioni più attese e suggestive della Sardegna: la Corsa degli Scalzi.

La festa affonda le sue radici nel 1619, quando gli abitanti di Cabras, per proteggere il simulacro di San Salvatore dagli assalti dei Mori, lo portarono in salvo di corsa, a piedi nudi, fino al villaggio. Un gesto di devozione e coraggio che, da allora, viene rievocato ogni anno nel primo fine settimana di settembre. A custodire questa eredità è l’associazione Is Curridoris, che tramanda alle nuove generazioni il valore di una tradizione capace di unire comunità , fede e identità culturale.
Il programma religioso prende il via all’alba di venerdì 29 agosto, quando le donne di Cabras, scalze e vestite con l’abito tradizionale, accompagnano in processione la piccola statua di Santu Srabadoeddu, dando inizio alla novena. Per dieci giorni il borgo di San Salvatore torna a vivere: i proprietari riaprono le antiche casette, la comunità si trasferisce tra le sue stradine e ogni giornata è scandita da rosari, messe, via crucis e momenti di preghiera.
Il momento più atteso arriva sabato 6 settembre: alle prime luci dell’alba centinaia di uomini, anch’essi scalzi, percorrono i sette chilometri che separano Cabras dal villaggio sacro portando in trionfo il simulacro del Santo, tra canti e invocazioni che emozionano fedeli e visitatori. Il giorno successivo, domenica 7, il simulacro rientrerà solennemente nella chiesa di Santa Maria Assunta, mentre la statuetta di Santu Srabadoeddu tornerà in paese lunedì 8, ancora una volta sorretta dalle donne.
Accanto alla dimensione spirituale, non mancano gli appuntamenti di festa e intrattenimento. Venerdì 29 agosto si apre con “Fantasias de ballosâ€, spettacolo di canti e danze popolari; sabato 30 sarà la volta della sagra dei prodotti locali e del concerto degli Istentales. Domenica 31 saliranno sul palco i Kantidos, mentre mercoledì 3 settembre l’arte della poesia improvvisata a s’arrepentina animerà la serata. Giovedì 4 toccherà al cabaret di Marco Piccu, sabato 6 alla sagra del muggine e al folk di Cristina Fois. Gran finale domenica 7 con lo spettacolo pirotecnico e un DJ set che vedrà come ospite speciale Jake La Furia.
Un calendario che intreccia spiritualità e spettacolo, memoria storica e comunità , regalando a Cabras e ai suoi ospiti dieci giorni di emozioni autentiche, sospesi tra il sacro e il profano.