Sassari ridisegna il futuro: l’ex Tipografia Chiarella diventa la casa della cultura e dell’innovazione

Un tempo carcere medievale, poi falegnameria e infine tipografia industriale, oggi l’ex Tipografia Chiarella si prepara a una nuova vita. Nel cuore di Sassari, tra i vicoli carichi di storia della città vecchia, l’edificio che per decenni ha custodito il sapere artigiano si trasforma in un moderno centro di aggregazione culturale, un luogo dove memoria e futuro si incontrano.

Il progetto dell’amministrazione guidata da Giuseppe Mascia punta a farne un polo della cultura innovativo, inclusivo e sostenibile. «Sarà il cuore pulsante di un distretto della creatività capace di dialogare con la città e di aprirsi a chi la vive ogni giorno», ha spiegato l’assessora alla Rigenerazione urbana, Maria Francesca Fantato, nel corso di “Città in scena. Festival della Rigenerazione Urbana”, ospitato al Maxxi di Roma.

Nella visione del Comune, l’ex Tipografia Chiarella diventerà molto più di uno spazio espositivo: sarà una casa della cultura contemporanea, un luogo multimediale in cui convivranno lettura digitale di libri e quotidiani, postazioni smart, totem informativi touch screen, laboratori di artigianato e startup creative. Un ambiente aperto a tutti — cittadini, artisti, studenti e turisti — dove trovare mostre, concerti, presentazioni di libri, corsi e incontri.

L’intervento si inserisce in una strategia più ampia di rigenerazione urbana che punta a restituire vitalità al centro storico. «Questo edificio è un bene strategico — ha spiegato Fantato — perché dialoga direttamente con la Biblioteca comunale di Palazzo d’Usini, affacciata su Piazza Tola. L’idea è trasformare quest’area in un salotto culturale nel cuore di Sassari Vecchia, un luogo di performance, arte, musica e teatro animato da associazioni, imprese, residenti e visitatori».

Il progetto si collega anche ad altri spazi simbolici della città: il Mercato Civico, Palazzo di Città, la Scuola civica di musica e l’ufficio turistico. In questo mosaico di luoghi, l’ex Tipografia Chiarella si candida a essere la vetrina della creatività sassarese, contribuendo allo sviluppo del turismo culturale e del marketing territoriale.

La rinascita dello storico edificio affonda le radici in un percorso iniziato nel 2007 con i fondi europei del Por Fesr 2007/2013, per un valore di oltre 3,7 milioni di euro. I lavori, ripresi nel 2017, hanno già portato alla sistemazione del tetto, alla riqualificazione dell’ingresso di via Carmelo e all’abbattimento delle barriere architettoniche. Ora è in partenza un nuovo intervento da un milione di euro, finanziato dalla Rete Metropolitana, per il recupero di una prima porzione del complesso.

Per completare la trasformazione serviranno altri otto milioni, che il Comune punta a ottenere tramite diversi strumenti finanziari, tra cui gli Investimenti territoriali integrati (Iti). Le opere previste includono il rifacimento degli impianti, la realizzazione di un ascensore, nuovi sistemi di illuminazione, videosorveglianza e allarme, oltre alla revisione di intonaci, pavimentazioni e infissi. Saranno inoltre resi accessibili gli scavi archeologici e verrà curato il collegamento con Palazzo d’Usini.

«Scommettiamo sul potere della cultura di generare crescita sociale, economica e occupazionale», sottolinea ancora l’assessora Fantato. A farle eco è il sindaco Mascia: «L’ex Tipografia Chiarella è una grande tela bianca, 2.400 metri quadrati distribuiti su più livelli, sulla quale stiamo disegnando il futuro di Sassari. Il nostro modello è la Salaborsa di Bologna: un luogo vivo, aperto, dove la cultura è motore di comunità e di sviluppo».

Così, tra passato e innovazione, la vecchia tipografia si prepara a diventare simbolo della Sassari che cambia: una città che rigenera sé stessa partendo dalle sue radici più autentiche — quelle che da sempre sanno trasformare il “saper fare” in “saper essere”.

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