Cagliari, la Galleria Comunale d’Arte diventa modello di accessibilità: un museo pensato per tutti

Rendere i luoghi della cultura davvero aperti a chiunque, senza distinzione di età, abilità o condizione sociale. È questa l’idea che ha guidato il progetto di riqualificazione della Galleria Comunale d’Arte di Cagliari, un intervento ampio e strutturato finanziato attraverso le risorse europee del PNRR nell’ambito del programma dedicato alla rimozione delle barriere fisiche e cognitive nei musei, negli archivi e nelle biblioteche italiane.

Il nuovo volto della Galleria è stato presentato il 20 novembre alla presenza dell’assessora alla Cultura, Spettacolo e Turismo Maria Francesca Chiappe, della presidente della Commissione Cultura Marta Mereu e del progettista Andrea Vallebona. L’assessora Chiappe ha sottolineato come questo percorso rappresenti “un passo importante verso l’accreditamento dei Musei Civici nel Sistema Museale Regionale” e come il restyling non si limiti a un intervento tecnico, ma proponga un modo diverso di intendere il museo: più aperto, inclusivo, profondamente connesso alla città.

Il progetto ha ripensato spazi, arredi e strumenti di fruizione con l’obiettivo di migliorare ogni aspetto dell’esperienza di visita. Sono state introdotte nuove tecnologie, una segnaletica più chiara e accessibile e soluzioni che facilitano l’accesso sensoriale e cognitivo. Tra le innovazioni più significative spicca la nuova app, disponibile per iOS e Android, capace di trasformare le oltre 400 schede delle opere in contenuti personalizzati per profili diversi: bambini, persone con disabilità cognitiva e visitatori non vedenti. L’app fornisce testi in cinque lingue e permette di ascoltare le descrizioni attraverso la funzione di lettura automatica, attivabile anche tramite i QR code presenti nelle sale.

La fruizione è stata potenziata anche attraverso una nuova cartellonistica interna ed esterna. Dal percorso di avvicinamento nei Giardini Pubblici fino alle sale espositive, sono state installate mappe tattili, testi in braille, pannelli bilingue e targhe che raccontano opere e alberi monumentali. Alcune opere sono state riprodotte in forma tattile, con descrizioni leggibili e in braille, per consentire un’interazione più diretta e inclusiva.

La Galleria ha inoltre rinnovato completamente l’illuminazione, scegliendo tecnologie LED più performanti, e ha ridisegnato gli arredi per migliorare comfort e funzionalità. La sala lettura è stata trasformata in un laboratorio pensato soprattutto per bambini e persone con disabilità, mentre la vecchia quadreria ha lasciato spazio a una nuova sala lettura, più coerente nei contenuti e negli allestimenti. Anche i servizi igienici sono stati ripensati per garantire un utilizzo semplice e sicuro per tutti.

Per assicurare un’accoglienza all’altezza di un museo inclusivo, il personale ha partecipato a un percorso di formazione specifico sull’accessibilità museale, arricchendo competenze e sensibilità utili a guidare i visitatori nella nuova esperienza.

La presentazione degli interventi ha dato il via a un programma di eventi. Il 21 novembre è stato dedicato alle realtà del terzo settore che si occupano di accessibilità, con una visita guidata alle novità introdotte e un momento di confronto sulle future evoluzioni del progetto. Nel tardo pomeriggio, il convegno inaugurale ha illustrato nel dettaglio le trasformazioni della Galleria, seguito da visite guidate accompagnate dalle musiche di Nicola Agus e da un aperitivo finale.

Il calendario prosegue con tre giornate speciali – 22, 23 e 25 novembre – dedicate a percorsi tematici, laboratori e visite guidate rivolte a pubblici diversi, con chiusura prolungata fino alle 20. I temi scelti sono “L’arte che si tocca e si racconta”, “Esploratori al museo” ed “Emozioni, storie e suoni”.

Per il 21 novembre l’ingresso è gratuito per tutti. Nei giorni successivi, il biglietto d’accesso è fissato a 3 euro, così come le visite guidate, mentre i laboratori prevedono un costo di 6 euro. Rimane gratuito l’ingresso per le persone con disabilità e i loro accompagnatori, oltre che per i bambini fino ai sei anni.

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