Capoterra si prepara a riaprire le porte della sua memoria. Domenica 30 novembre 2025, le vie, le piazze e le antiche corti delle case campidanesi tornano a trasformarsi in un museo diffuso grazie a Lollas e Pratzas Antigas, l’appuntamento che ogni anno riporta in vita tradizioni, saperi e atmosfere del passato. A pochi chilometri da Cagliari, il paese invita residenti e visitatori a immergersi in un viaggio nel tempo, tra profumi, gesti e architetture che raccontano la quotidianità del mondo agropastorale.

Cuore pulsante della manifestazione sono le lolle, gli spazi aperti interni alle storiche dimore del Campidano, luoghi un tempo dedicati al lavoro, alla condivisione e ai momenti di comunità. È qui che riaffiorano antichi mestieri e sapori: dalle lavorazioni artigiane alle degustazioni enogastronomiche, dalle dimostrazioni dal vivo alle visite guidate, passando per laboratori per bambini, mostre e spettacoli musicali che scandiscono l’intera giornata.
Le domus e le storiche corti — Casa Melis, Casa Pala, Casa Piano, Casa Garau, Casa Cogoni e Casa Baire — apriranno ufficialmente alle 10. Mezz’ora più tardi, partiranno gli spettacoli itineranti e le dimostrazioni pratiche: la preparazione della pasta fresca, l’impagliatura, la macinatura delle fave, la smielatura, l’arte della cestineria e la lavorazione del formaggio, tutte attività che mettono in luce un patrimonio di tecniche manuali tramandate da generazioni.
L’edizione 2025 accoglie anche un ospite d’eccezione: Elio, sul palco alle 19 insieme ai Tenores di Neoneli e all’Orchestra Popolare Sarda, per lo spettacolo Neonelio, una performance che unisce tradizione vocale sarda e linguaggi musicali contemporanei.
Per tutta la giornata, un trenino turistico accompagnerà i visitatori lungo il percorso attraverso le domus, rendendo più agevole l’esplorazione di un evento che ogni anno rinnova il legame tra Capoterra e la sua storia.