La Discesa dei Candelieri di Sassari

Sassari si prepara a celebrare la Discesa dei Candelieri, un tradizionale rito di fede che si ripete identico da cinque secoli. Il 14 agosto si ripete la processione in onore della Madonna dell’Assunta. 

Tredici ceri lignei di grandi dimensioni sono trasportati a spalla lungo le vie cittadine, fino alla Chiesa di Santa Maria di Betlem.

Ogni anno la Faradda di li Candareri – come viene chiamata in dialetto sassarese – porta in città 100.000 visitatori da tutto il mondo.

La Discesa dei Candelieri di Sassari patrimonio dell’Unesco

Dal 2013 l’evento è stato inserito dall’Unesco nel patrimonio orale e immateriale dell’Umanità.

Le prime celebrazioni sono documentate nel XIII secolo con l’offerta dei candeli alla Madonna di mezz’agosto da parte delle corporazioni dei mestieri della città.

La prima testimonianza documentale è del 1504. Alla tradizionale offerta si è aggiunto il valore più profondo del voto alla Vergine, che con la sua intercessione avrebbe posto fine a un’epidemia di peste.

La festa

La Discesa dei Candelieri inizia quando il banditore annuncia la Discesa e il gremio dei Massai incontra il sindaco a Palazzo Ducale. Insieme si dirigono a Palazzo di Città dove sarà esposta la bandiera del gremio.

Discesa dei Candelieri di Sassari (foto del Comune di Sassari)

La cittadinanza è coinvolta fin dal mattino con il rito della Vestizione, e poi via via nelle varie fasi in cui è articolata la festa.

Sono circa una decina i grandi ceri, ciascuno rappresenta un gremio, quindi una corporazione: autoferrotranvieri, calzolai, contadini, fabbri, falegnami, macellai, massai, muratori, ortolani, piccapietre, sarti e viandanti.

Le grandi colonne sono portate a spalla dai gremianti, accompagnati dal ritmo incalzante di pifferi e tamburi.

La Faradda si conclude a notte inoltrata, quando i candelieri entrano nella chiesa di Santa Maria di Betlem e ottengono la benedizione finale.

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