Con 78 Comuni, fra Sardegna e Penisola, la 28esima edizione di Monumenti Aperti è la più ricca di sempre. Alle soglie dei 30 anni, la manifestazione non conosce crisi e coinvolge nella sua rete un numero sempre crescente di amministrazioni locali con tanti nuovi arrivi nell’Isola e importanti conferme sul fronte nazionale. Un’edizione 2024 che prenderà avvio sabato 4 e domenica 5 maggio a Nurachi, Porto Torres, Quartu Sant’Elena, Samassi, San Gavino Monreale, Sassari e Sant’Antioco, per concludersi sabato 26 e domenica 27 ottobre a Cagliari, dove tutto iniziò nel lontano 1997.

Un calendario primaverile che fino al 2 giugno attraverserà la Sardegna in lungo e in largo raccontando i beni culturali e naturali di sessantaquattro comuni, per poi ripartire con la tranche autunnale il 12 ottobre da Bitonto, seguita il week end successivo da Ferrara e dalle undici amministrazioni locali che compongono l’Unione dei Comuni dell’Alta Gallura.
Così Massimiliano Messina, presidente dell’associazione Imago Mundi OdV, che coordina a livello regionale e nazionale il progetto: “Si avvicinano i 30 anni di vita per Monumenti Aperti. Siamo giunti alla XXVIII edizione e – lo dichiaro volutamente subito – vogliamo dedicarla a Linetta Serri, che ci ha lasciato inaspettatamente venti giorni fa. Colonna per un decennio della nostra associazione, ci ha regalato spessore intellettuale, umano, passione civile, senso etico, con la sua esperienza istituzionale e competenza. Un esempio, che ci impegneremo a seguire. Di fronte a una perdita così difficile da colmare Monumenti Aperti nel 2024 fa registrare un segno ‘più’ nell’Isola: più Comuni che aderiscono alla rete del progetto, più nuovi ingressi, fra nord e sud della Sardegna, come Arzachena o Nurachi, Santa Teresa Gallura o Nuxis, per citarne alcuni, insieme a ritorni di centri importanti, come Olbia e Tempio. Ciò significa più scuole, più associazioni, più studenti e volontari, più comunità , il nostro ‘primo mobile’. E le prospettive ci incoraggiano. Perché Monumenti Aperti fa segnare un altro ‘più’: aumenteranno significativamente nella Penisola le regioni attrici, grazie a un progetto nazionale in rampa di lancio. Tutto questo – non è più un auspicio, ma un passaggio ormai necessario – porterà alla costituzione della Fondazione di Comunità di Patrimonio denominata proprio come il progetto che ci appartiene. ‘Spazi per i sogni’, il tema di quest’anno: continuiamo, dunque, a guardare oltre e a sognareâ€.
Sono 78 i comuni che aderiscono quest’anno alla manifestazione, lungo cinque fine settimana dal 4 maggio al 2 giugno e dal 12 al 27 ottobre nella seconda parte che verrà chiusa da Cagliari. Le amministrazioni locali renderanno disponibili oltre 800 monumenti affidati alla gestione e al racconto di quasi 20.000 tra studenti, in netta prevalenza, e volontari.
Si inizia dunque il 4 maggio con Nurachi (alla sua prima partecipazione, dove verranno aperti l’oasi e la torre di Pischeredda, la Cantina Sardu e la Cantina Caddeo), Porto Torres, Quartu Sant’Elena, Samassi (un’altra new entry, dove verranno aperti la Chiesa di San Geminiano e l’edificio storico
della Scuola Primaria), San Gavino Monreale, Sassari e Sant’Antioco. Si prosegue nel weekend successivo, quello dell’11 e 12 maggio, con 13 comuni: Arzachena (alla sua prima partecipazione, metterà in mostra il Circolo Megalitico Li Muri e il Museo Civico Michele Ruzittu), Carbonia, Decimoputzu, Dorgali, Escalaplano (alla prima partecipazione, dove saranno aperti, tra gli altri, la Necropoli dell’area archeologica San Giovanni – Fossada e la Casa della Cultura Oreste Pili), Iglesias, Lunamatrona e Sanluri (entrambe solo domenica 12), Oristano, San Sperate, Sestu, Villacidro e Villaputzu. Il 18 e 19 maggio Alghero, Chiaramonti, Ittiri, Nuxis (altro nuovo ingresso, dove sarà possibile visitare, tra gli altri monumenti, la Chiesa di Sant’Elia e la Grotta di Sa Marchesa), Ossi, Ovodda (solo domenica 19), Pabillonis, Ploaghe, Serramanna, Simala (prima partecipazione, visitabili, tra gli altri, la Chiesa di San Niccolò e la Casa Mascia) e Triei. Particolarmente “affollato†il fine settimana del 25 e 26 maggio con ben 21 comuni: Arbus, Bosa, Cuglieri, Gavoi, Gonnosfanadiga, Guspini, Monteleone Rocca Doria, Olbia, Pula, Sardara, Sarroch, Settimo San Pietro, Siddi, Sini (tra gli altri, per questa prima partecipazione si potranno visitare la Chiesa campestre di San Giorgio e il Monumento naturale olivo millenario di Sini), Terralba, Villasimius. Presenti anche cinque centri dell’Unione Dei Comuni Del Basso Campidano: Monastir, Nuraminis, Samatzai, Ussana e Villasor. La prima tranche dell’edizione 2024 si concluderà nel weekend dell’1 e 2 giugno, al quale parteciperanno Ardauli, Ballao, Carloforte, Elmas, Genuri, Neoneli, Padria, Segariu (per la prima volta, visitabili la Chiesa di San Giorgio Martire e la Chiesa di San Sebastiano), Stintino, Teulada e Tuili.
Dopo la pausa estiva si riprende in autunno, a ottobre, con la città pugliese di Bitonto, sabato 12 e domenica 13, il weekend successivo, quello del 19 e 20 ottobre, vedrà invece Ferrara, in Emilia Romagna, e i comuni dell’Alta Gallura Aggius, Aglientu, Badesi (prima partecipazione, visitabile, tra gli altri, la Chiavica di Zilvara), Bortigiadas, Calangianus, Luogosanto, Luras, Santa TeresaGallura (prima partecipazione, visitabile, tra gli altri il sito archeologico Lu Brandali), Tempio Pausania, Trinita’ D’agultu e Vignola e Viddalba (altro nuovo ingresso dove sarà visitabile il Museo Archeologico). Monumenti Aperti 2024 si conclude nei giorni 26 e 27 ottobre a Cagliari.
Il 2024 per Monumenti Aperti rappresenta un anno straordinario per la crescita del suo circuito nazionale grazie a un progetto di prossima attivazione, in collaborazione con le ACLI regionali, finanziato dal Ministero del Lavoro sul fondo per il finanziamento dei progetti e attività di interesse generale nel Terzo Settore, art. 72 del D.Lgs. 117/2017.
La rete è stata formalizzata lo scorso mese di febbraio con l’adesione, insieme a Imago Mundi in qualità di capofila, di 15 partner, rappresentanti Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto. Il progetto nel suo sviluppo coinvolgerà anche le regioni Marche, Molise, Piemonte e Trentino.
Così Marco Gulinelli Assessore alla Cultura Comune di Ferrara “Monumenti Aperti è molto di più di una manifestazione. E’ un invito a scoprire e apprezzare la bellezza nascosta nei luoghi storici e architettonici di Ferrara. Il cuore pulsante di Monumenti Aperti sono gli studenti che parteciperanno attivamente ai percorsi didattici, guidati dall’entusiasmo e dalla curiosità . Quando i giovani si avvicinano a queste meraviglie, sviluppano un senso di appartenenza e responsabilità . Un evento che è un faro di Cultura, un ponte tra passato e futuro, un invito a sognare e a prendersi cura del nostro belloâ€.
Invece l’avvocato Francesco Paolo Ricci, Sindaco di Bitonto “Anche questo anno il Comune di Bitonto partecipa a Monumenti Aperti, unica città della Puglia presente all’edizione 2024. L’amministrazione comunale ribadisce la scelta di Bitonto ad essere laboratorio di pratiche di partecipazione sociale e di cittadinanza attiva coinvolgendo tutta la comunità incluse le frazioni (Palombaio e Mariotto) nella promozione del patrimonio artistico-culturale e ambientale del territorio. Il Sindaco e la sua giunta, condividendo pienamente l’approccio educativo inclusivo di Monumenti Aperti, ha promosso l’iniziativa con l’obiettivo di aprire e far conoscere i luoghi della cultura della città attraverso la creatività degli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado del comune di Bitonto che con il loro sguardo al futuro racconteranno ai visitatori gli “spazi per i sogniâ€.
Come avviene ininterrottamente dal 2008, il progetto Monumenti Aperti anche quest’anno ha ricevuto la Medaglia di Rappresentanza della Presidenza della Repubblica Italiana.
L’edizione 2024 si tiene con i prestigiosi patrocini del Senato della Repubblica, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Camera dei Deputati, del Ministero della Cultura, del Ministero del Turismo. Particolarmente importante è anche il patrocinio del Parlamento Europeo, ricevuto lo scorso anno per la seconda volta e ora rinnovato.
Monumenti Aperti è realizzata su base nazionale da Imago Mundi OdV con il contributo di Ministero della Cultura, della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato dei Beni Culturali e Assessorato del Turismo), dei 78 Comuni aderenti; con il finanziamento della Città Metropolitana, che con la Determinazione n. 2336 del 9.8.2006 della Direzione Generale dell’Assessorato ai Beni Culturali della Regione Sardegna, assunta per un rafforzamento della promozione e commercializzazione e della logistica infrastrutturale di Monumenti Aperti, ha assicurato al progetto un’importante dotazione di beni e strutture atte a raggiungere standard di qualità e obiettivi; e con il contributo di Fondazione di Sardegna.
Monumenti Aperti ha ricevuto nel 2018 il Premio dell’Unione europea per il Patrimonio Culturale/Europa Nostra Awards, il massimo riconoscimento europeo nel settore, per la sezione Istruzione, Formazione e Sensibilizzazione, consegnato in occasione del primo vertice europeo del patrimonio culturale a Berlino. Imago Mundi OdV è entrata a far parte della rete pan-europea per il patrimonio culturale Europa Nostra nel 2017.