A Cagliari, la Settimana Santa è molto più di un momento liturgico: è una vera e propria immersione nella storia e nella spiritualità della città , capace di coinvolgere ogni anno i quattro quartieri storici – Castello, Stampace, Marina e Villanova – in una serie di celebrazioni che affiancano i riti ufficiali della Pasqua, Sa Pasca Manna, a quelli tramandati da secoli dalle confraternite cittadine.

Nel 2025, i cagliaritani vivranno nuovamente l’intensità di queste tradizioni, grazie al coinvolgimento di una ventina di chiese e alla partecipazione attiva delle confraternite storiche, tra cui l’Arciconfraternita del Gonfalone di Sant’Efisio, del Santissimo Crocifisso di San Giacomo, della Solitudine di San Giovanni, la Congregazione Mariana degli Artieri di San Michele e il Comitato di Santa Maria Chiara di Pirri. Quest’anno, per la prima volta, si aggiunge la confraternita di Pasqua della parrocchia di Sant’Eulalia, portando nuova linfa a un patrimonio spirituale che unisce sacro e identità locale.
Il calendario dei riti si apre venerdì 11 aprile con la suggestiva Processione dei Santi Misteri (Is Misterius), organizzata dall’Arciconfraternita del Santissimo Crocifisso. I sette Misteri, ciascuno legato a un momento della Passione, attraversano altrettante chiese, accompagnati dai canti delle masse. Domenica 13 si celebra la Benedizione delle Palme in varie parrocchie, seguita a mezzogiorno dalla Discesa del Cristo nella chiesa di San Giovanni Battista a Villanova.
Martedì 15 aprile la processione dei Misteri anima le strade di Stampace, con partenza dalla chiesa di San Michele, mentre mercoledì si tiene la vestizione della Madonna Addolorata presso l’oratorio del Santissimo Crocifisso. Giovedì 17, in occasione del Giovedì Santo, si rievoca s’Incravamentu, la crocifissione di Cristo, e prende vita il tradizionale giro delle sette chiese con il simulacro di Sant’Efisio vestito a lutto.
Il Venerdì Santo, 18 aprile, è il giorno più denso di pathos: alle prime ore del pomeriggio parte la processione dell’Arciconfraternita della Solitudine, che accompagna il Cristo crocifisso dalla chiesa di San Giovanni alla Cattedrale. Nel frattempo, altre due processioni si snodano dall’oratorio del Santissimo Crocifisso e dalla chiesa di Sant’Efisio, rischiarate da fiaccole. Alle 19, la confraternita di Pasqua inscena la Passione e Morte di Gesù presso la chiesa del Santo Sepolcro, seguita da una Via Crucis nel quartiere della Marina.
Sabato 19 è il giorno de Su Scravamentu, la deposizione del Cristo, celebrata nella chiesa di San Lucifero e in Cattedrale. Nel pomeriggio si tengono ulteriori processioni, mentre in tarda serata il Cristo Risorto fa il suo ingresso nella chiesa di San Giacomo, preludio alla Domenica di Pasqua.
Il 20 aprile è il giorno de s’Incontru, con due processioni che celebrano l’incontro tra il Cristo Risorto e la Madonna: la prima parte alle 10.30 da piazza San Giacomo con arrivo in piazza Garibaldi, la seconda un’ora più tardi dalla chiesa di Sant’Anna fino al corso Vittorio Emanuele II. Le celebrazioni proseguono anche nei giorni successivi, con appuntamenti come s’Inserru il 28 aprile e il pellegrinaggio a Monte Claro il 31 maggio, chiudendo un ciclo di eventi che fonde religione, comunità e identità .