Una riflessione sulla memoria e sul tempo attraverso l’obiettivo di Danilo Murru: la mostra “Il punto più lontano era casa” apre le porte al pubblico, offrendo uno sguardo intimo e suggestivo sulla Sardegna. Organizzata da Agorà Sardegna e Coopculture, in collaborazione con il Comune di Cagliari e con il contributo della Fondazione di Sardegna, l’esposizione presenta una selezione di scatti realizzati per il recente progetto fotografico di Murru.
Ritratti, scorci di paesaggio urbano, suburbano e rurale si fondono in un dialogo aperto e in divenire, dove l’Isola diventa protagonista di una narrazione visiva intensa. La fotografia si fa strumento per fermare l’incertezza del tempo, catturando volti, luci e ombre della vita quotidiana mediterranea. Emergono assenze e presenze, in un richiamo alla Spoon River di Lee Masters, dove vivi e dispersi convivono nel ricordo.
La mostra sarà visitabile dal 3 aprile al 31 maggio presso il Centro Comunale d’Arte e Cultura Il Ghetto di Cagliari, dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.